lunedì 18 giugno 2012

INTERVISTA A MASSIMILIANO CARA autore di "9"

1- Massimiliano Cara,autore di "9" edito dalla Sangel Edizioni, parlaci dell'uomo dietro lo scrittore.

E' un uomo che si è giocato parecchio, in nome di quel sogno. Anche controvoglia, ma c'era sempre un evento, un qualcosa che lo riportava nella strada del sogno. Anche eventi vissuti non bene. 

2- Descrivi la tua opera in tre parole.

Perturbante, disturbante e onirica.

3- Ho letto ovviamente il tuo libro e so anche che ad ora è piuttosto venduto. Da lettrice onnivora e quindi difficilmente impressionabile ammetto di essere rimasta colpita. E' tutto merito della tua fantasia ed originalità o ti sei ispirato a qualcosa o a qualcuno?

Adriana, grazie per il complimento. Domanda non facile. Allora il romanzo, per chì apprezza, libri o film di questo genere porta in territorio del classico onirico noir. Materia che mi affascina e mi attrae. Tutto poi filtrato dal e nel mio mondo interiore: il treno trovo che sia una fonte inesauribile di vitalità, anche quando tratta la morte.

4- I tuoi scrittori preferiti o il libro che per te non ha eguali.

Dostoevskij , Marquez. I saggi di Hillman. Il maestro e Margherita. Ma molti altri, come King. 

5- Scrittori emergenti e difficoltà nel trovare spazio nell'immenso mondo dell'editoria. Raccontaci la tua esperienza, come sei arrivato a pubblicare la tua opera?

Ho pubblicato la mia opere dopo tanti tentativi. Nel sogno di far uscire il romanzo per una grande casa editrice poi media e poi piccola. La fregatura di un agente letterario non all'altezza. Le assurdità della case editrici a pagamento. Insomma un cammino simile a molti altri autori. 

6- Affidandomi al tuo estro ti chiedo secondo te quale potrebbe essere una nuova idea per promuovere il proprio libro.

Grazie per la fiducia, ma non credo d'essere un grande in questo. Credo che i modi migliori siano i classici, un buon libro e una casa editrice che ci sa fare. 

7- Salutaci con una frase o una parte del tuo romanzo.


Le scale che ti affanni a scendere e salire sono i lacci delle tue antiche illusioni, di Nerval.

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