giovedì 11 luglio 2013

Perché leggo autori emergenti?

Mi sono posta la domanda pochi secondi fa. Non me l'ero mai chiesto così, onestamente. Me lo sono chiesta perché mi sono resa conto che rispetto all'inizio le mie motivazioni sono mutate. Inizialmente ho letto molti libri di autori sconosciuti/emergenti/aspiranti perché io ero 'una di loro' e pensavo fosse giusto dar loro una possibilità. E ho anche letto bei libri. Come ne ho letti di brutti. Ma bello e brutto è un parere molto soggettivo. Alcuni a me non sono piaciuti eppure erano scritti bene. Diciamo allora che alcuni potevano essere chiamati libri altri no.

Poi, con il passare dei mesi, ho a volte interrotto le letture, a volte le ho rallentate. Nell'ultimo mese ho letto 6/7 libri. Ma sempre di autori conosciuti o quasi. Nelson Mandela non credo sia uno scrittore conosciuto ma ha anche scritto, ad esempio.

Ho ancora un lista molto lunga di autori emergenti da leggere, tra coloro che mi inviano il libro e coloro che acquisto e/o scarico nei periodi di promozione da Amazon. Ogni giorno apro il mio Kindle e scelgo cosa leggere. Sfoglio qualche libro, qualche pagina e mi lascio trasportare dall'istinto. Ma c'è un problema: credo di avere il blocco da emergente. Non so perché, forse perché molti libri proprio non posso definirli brutti eppure non mi trascinano; forse perché sono talmente tanti che non so più da dove iniziare.

Forse, forse...

Forse perché ciò che mi piace nell'autore emergente è la modestia. E non la trovo più.

Questo pomeriggio, per puro caso, sotto i miei occhi sono capitati non uno, non due bensì tre autori che si lamentavano delle recensioni negative. Non venti recensioni, non dieci bensì una. E si lamentavano (chiedendo anche l'eliminazione di tale recensione) perché qualcuno non ha compreso il libro, perché qualcuno l'ha trovato o troppo corto o troppo lungo. Onestamente, leggendo le parole di questa autori, credo che il lettore abbia mosso critiche sì soggettive ma comunque utili.

Vorrei per una volta vedere uno scrittore emergente dire: 'Mi hanno fatto cinque/sei recensioni negative, le ho lette e cercherò di migliorare'. No, non l'ho mai letto...

4 commenti:

  1. Purtroppo da quell'orecchio pochi sentono...

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  2. La lagna è pur sempre il maggiore passatempo nazionale: gli autori che si pretendono emergenti non possono essere poi così diversi dalla media :)

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  3. Qunado si sceglie di pubblicare si deve partire con i piedi di piombo nel senso che si deve partire preparati che non a tutti può piacere quello che scrivi e trovo sia giusto così.
    Nel mio piccolo cerco sempre di migliorare quando qualcuno mi dice qualcosa che non va e soprattutto le critiche costruttive aiutano.
    Bello anche questo post

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