sabato 7 gennaio 2012

LEPORIS in(canti) matrigni di Meth Sambiase


(Prefazione curata da Daniela Cattani Rusich)




(La lepre è un piccolo mammifero. 
Il suo cuore è superiore all'uno per cento del peso
 del corpo, 
ciò è notevole rispetto a tutti gli altri animali. 
Nessuna specie di lepre è mai stata addomesticata.)




Solo una gatta trasale e d'incanto
si trasforma in una lepre 
con le sue orme 
trapunta la strada
e sparisce non si sa dove.
(O.E.Mandel'stam)




RECENSIONE (a cura di Adriana Pasetto):

Una raccolta di componimenti, fresca, che ruota attorno alla figura della lepre, come allegoria. L'autrice, attraverso versi liberi, ci introduce all'interno di un mondo incantato, naturalistico, che sembra discostarsi violentemente dal mondo umano, quasi a volerlo rinnegare, a volersi fondere con lo spirito delle foreste. 

Come interpretare le poesie?. Spesso questa domanda mi è rimbalzata nella mente, vedendo i componimenti poetici come espressione indecifrabile di un'Io interiore. Eppure ciò che più ammiro nei poeti e nei loro versi è la loro capacità di smuovere, commuovere, emozionare e trasportare. Lasciandomi condurre dalla raccolta "Leporis", sono naufragata in una foresta incantata: ed ero albero, con radici talvolta forti, da scorticare, e con corteccia talvolta da restaurare; ed ero donna, che camminava a piedi nudi sulla Madre Terra e ne sentiva i battiti pulsare; ed ero animale a contatto col mondo umano e che dal mondo umano talvolta voleva scappare. "Leporis" è, per me, armonia e lotta, non solo tra natura e umanità, ma anche tra forza e fragilità: forse una guerra innata all'interno delle creature femminili. Un antitesi espressa fortemente tramite componimenti "primaverili" e "autunnali", nei quali Novembre non tanto è stagione morta quanto nostalgica. Ed infine, ciò che più ha colpito, attraverso i miei occhi, la mia emotività è stata un'esplicita volontà alla non resa, nonostante le angosce, e una calda sincerità nel volere scaldare con un abbraccio i cuori freddi che ancora non ne conoscono la potenza.






"Neppure la memoria
ha distanza
tutto può essere sognato."




BIOGRAFIA: Simonetta Sambiase, preferisce un altro nome, Meth.
Studi artistici ma a ridosso, c'è la passione della scrittura, e negli anni la mappatura delle tessere dello scrivere passa dalla redazione di radio locali fino ai settimanali femminili nazionali, con una vecchia tessera di giornalista pubblicista nel cassetto.
Ha vinto nel 2011 il Woman in Art, sezione poesia, presidente della giuria Milo De Angelis.
A marzo 2012, sarà pronto il libro con la raccolta vincitrice, e la prefazione della giuria del WIA.
Libri di poesie pubblicati, Tempo inaspettato e Una Clessidra di grazia, edizioni Rupe Mutevole.
A dicembre 2011, la plaquette Leporis (in)canti matrigni, edizioni Limina Mentis.
Una Clessidra di Grazia ha ottenuto il terzo posto del premio Leandro Polverini del 2011.
E' stata segnalate quest'anno al XIII premio San Vitale di Bologna e al II Premio Franco Fortini.
Varie partecipazioni in antologie, l'ultima è Fragmenta, della casa editrice Smasher, per il progetto di Ulteriora Mirari.
Tra le ultime partecipazioni, Le strade della Poesia III edizione (Guardia Lombardi) e Poesia a strappo (Crema).
Cura la pagina poetica ElegiaStella sul sito RainStars.net.
Tra le cose del passato, presenze in alcune antologie. In forma stampata, quelle di Poesiaérivoluzione, Aletti Editrice, Edizioni Rei e Samperi editore, quelle nel web, l'antologia erotica di Vir-Us.
Il suo blog di poesie e pensieri vaghi è su Io bloggo.







Nessun commento:

Posta un commento