RECENSIONE (a cura di Adriana Pasetto):
Storie di vita e storie di amori quelle che si intrecciano nei paesini lucani, in cui è ambientato il romanzo: paesi in cui il tempo sembra non passare e gli anni non trascorrere; paesi in cui la vita contadina e le leggi non scritte della consuetudine hanno una forza maggiore rispetto alla modernità che avanza intorno. Ed è così che i protagonisti della vicenda si trovano a non poter vivere il loro sentimento, destinato ad esistere e ad essere, proprio perchè discendenti da due famiglie opposte: contadina quella di Lola e nobile quella di Alberto, nipote appunto di Monsignore. La storia, ben descritta, si snoda attraverso gli anni partendo però a ritroso ovvero dal ritorno in patria del marito di Lola e attraversa poi gli anni successivi alla guerra: anni di pena e miseria, caratterizzati dalla migrazione nel Nuovo Mondo alla ricerca di fortuna.
Lola, giovane donna marchiata dai benpensanti del paese, riuscirà ad avere il suo riscatto sociale?. E cosa ne sarà dell'onore della sua famiglia?.
Monsignore, così legato alle tradizioni e ai costumi, si perdonerà per i suoi peccati?.
Un romanzo ambientato vicino a noi, tra noi, nel nostro Bel Paese che in quanto a costumi tende a non mutare mai e a fermarsi nel passato, con i suoi pro e i suoi contro, ma pur sempre con la sua specificità. Una storia ben narrata con passaggi temporali ben descritti e facilmente comprensibili al lettore, che non troverò difficoltà durante questa piacevole lettura.
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