lunedì 16 aprile 2012

RECENSIONE DI "ANGELO (IN)DESIDERATO" di Nadia Milone

















RECENSIONE (a cura di Adriana Pasetto):

"Angelo (in)desiderato" potrebbe essere descritto semplicemente come una favola moderna, la classica favola in cui una principessa, dopo mille peripezie, riesce finalmente a conquistare il suo principe azzurro e a costruire con lui una famiglia. "Angelo (in)desiderato" in realtà è molto di più. E' la storia di Laura che, giunta finalmente ai desiderati diciotto anni, si sente un po' più grande e un po' più matura senza forse ancora esserlo; è la storia di Laura che vive l'amore ancora in maniera adolescenziale come giusto a quell'età, con tutta la dolcezza e l'ingenuità del caso; è la storia di Laura che da bambina si ritrova ad essere donna. E' la storia di Luca, di cui Laura è follemente innamorata; è la storia di Luca che incurante dei sentimenti della ragazza nient'altro fa se non metterla in imbarazzo con gli amici; è la storia di Luca che dopo una notte d'amore con Laura sceglie di scappare dalle sue responsabilità; è la storia di Luca che finalmente prende coscienza dei suoi ripetuti sbagli e rimedia ad essi. Perchè la trama è facilmente riassumibile: Laura accetta di uscire con Luca nonostante l'amica Silvia più volte l'abbia messa al corrente della possibilità che per lui sia solo una scommessa tra amici; Laura, trasportata dalle emozioni del momento, fa l'amore con Luca, ma qualcosa non va come dovrebbe; Laura scopre di essere incinta e Luca scappa dalla situazione, sicuramente non semplice, lasciandola completamente sola ed anche delusa. Il resto della storia è invece tutto da scoprire.

Cos'ho scoperto io? Ho scoperto che Laura nella sua genuinità, ingenuità e nel suo romanticismo a tratti adolescenziale è in realtà una donna forte e determinata; ho scoperto con piacere dei genitori, quelli di Laura, che nonostante una situazione inaspettata riescono a far sentire la loro globale vicinanza alla figlia, lontani da pregiudizi e paure; ho scoperto che una storia fondamentalmente semplice, perchè in verità può essere la storia di molte ragazze, nasconde al suo interno una globalità di valori che al giorno d'oggi hanno forse perso un po' della loro importanza.

Narrata con uno stile semplice ma ricco di sensazioni particolari. Cento pagine da assaporare.


"Mi auguravo che rimanesse dentro di me il più
a lungo possibile, perchè in quel suo mondo ovattato era al
riparo dal male. Quando ne fosse uscita, avrei fatto di tutto
per proteggerla al meglio, anche a costo di sacrificare me
stessa, ma non ero certa che ci sarei sempre riuscita.
Purtroppo la vita ti delude e ti ferisce e non c'è nessuno al
mondo, neanche chi ti ama sopra ogni cosa, che riesca ad
evitarti sofferenze e delusioni, io ne sapevo qualcosa. Di una
cosa, però, ero certa : avrei insegnato a mia figlia che, anche
dalle situazioni più brutte, può uscirne qualcosa di buono e
positivo. Anche quando vedi tutto nero e ti sembra di essere
in un tunnel senza fine, prima o poi arriva la luce. Le avrei
insegnato ad essere sempre forte e coraggiosa, ma anche
onesta, leale e sincera."








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