“Il tempo sospeso” di Ignazio
Guerrieri è la classica opera in grado di catapultarti nel passato e
tormentarti nel presente. Attraverso una storia di famiglia, analizza il tempo
passato e il presente ponendo l’accento sulle differenze e sulle uguaglianze,
nonché sui cambiamenti, arrivando però a definire una linea di confine che
forse non c’è mai stata.
La narrazione si snoda dalla
Grande Guerra fino ai giorni nostri, attraverso le guerre e gli attentati
terroristici: protagonisti i Lorenzo della famiglia, suocero e genero,
attraverso le loro storie che finiranno per essere liberazione uno dell’altro.
Attorno a loro le famiglie che sapranno riscoprirsi tramite i ricordi, talvolta
troppo dolorosi da affrontare eppure così vivi da essere ancora motivo di incomprensioni;
attorno a loro lo snodarsi di vita e di morte, dall’odore acre e intenso, a
rendere la loro sopravvivenza più ardua, in lotta con la coscienza. Lorenzo
Barzorini, nonno e bersagliere, menomato da una granata ma vivo e presente nel
suo spirito; Rita, madre levatrice e ostetrica costretta a praticare aborti
clandestini per poter assicurare un futuro; Lorenzo, figlio e uomo
insoddisfatto, costretto in una vita non sua ed eternamente indeciso sull’amore
verso la compagna: i protagonisti di un tempo sospeso tra i ricordi e il
presente che dovranno fare i conti con se stessi e con la società nel passato e
nell’immediato, fino a risolvere completamente se stessi.
Un viaggio nelle epoche, nei
difetti della società, della terra e dei suoi abitanti, nel loro mutamento e
nella loro stasi, fino ad identificarsi e a volersi estraniare da se stessi per
risolversi come i protagonisti di questa lunga vicenda temporale. L’autore è
brillante nella descrizione della psiche dei personaggi come nella narrazione
dei loro ricordi, a volte confusi, come sogni non conclusi, e a volte
estremamente chiari e nitidi nella mente dei protagonisti. Un libro da leggere
in una serata, lontani dal rumore della nostra quotidianità.
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